Piano Nazionale Complementare al PNRR
L’ITALIA DI DOMANI
Il Piano Nazionale Complementare (PNC) al PNRR è un consistente programma da 1.455,240 milioni di euro basato sulla strategia di sviluppare l’economia nazionale e l’occupazione attraverso i settori della cultura e del turismo, al fine di favorire processi di inclusione e coesione sociale.
La finalità prioritaria del Piano è il potenziamento del sistema delle grandi infrastrutture culturali nazionali che costituiscono luoghi di eccellenza per la conoscenza e la produzione culturale e l’orientamento al rafforzamento/costituzione di grandi poli culturali urbani attraverso il restauro e la rifunzionalizzazione di complessi storico-architettonici e il recupero di immobili pubblici di interesse storico e culturale in stato di abbandono.
Il Piano prevede 14 distinti interventi, da attuarsi entro il 2026:
- Otto degli interventi sono localizzati in alcune delle principali città metropolitane italiane e prevedono la realizzazione di progetti complessi ove il recupero dei beni del patrimonio culturale e la promozione di attività culturali è alla base di processi di rigenerazione urbana. Questa tipologia di intervento prevede la realizzazione di biblioteche e il recupero di ampli settori urbani da utilizzare per rinnovate finalità culturali e sociali. È questo il caso degli interventi di recupero del Porto Vecchio di Trieste, delle riqualificazioni urbanistiche di Bari, Palermo, Napoli e Reggio Calabria, delle realizzazioni delle biblioteche di Torino e Milano e del recupero dello stadio di Firenze, interventi, anche questi ultimi, che presentano forti implicazioni sull’assetto dei contesti urbani;
- Quattro interventi sono invece mirati al patrimonio culturale già esistente e quindi prevedono interventi di restauro e/o recupero di aree che sono rimaste marginali o che necessitano di interventi economicamente importanti che ne hanno impedito il reale sviluppo. È questo il caso del rilancio del sistema museale romano dove è necessario completare alcuni interventi che non hanno permesso di apprezzare appieno una parte dell’immenso patrimonio museale presente a Roma. Anche l’intervento per la valorizzazione dell’imponente sistema difensivo dei Forti che sovrastano la città di Genova, parte integrante di un contesto di elevato valore ambientale e naturalistico, e il recupero della cinta muraria antica di Genova punta a rilanciare in chiave culturale la città storica soggetta ad anni di incuria e abbandono. L’intervento di Trapani mira invece al recupero della fortezza che domina il porto e dunque posto in un’area di particolare strategicità per la città. Il monumento giace da troppi anni in stato di degrado e attraverso un processo di recupero in chiave culturale, potrà essere trasformato in una tappa obbligata per chi visiterà la città. L’intervento proposto dalla Fondazione La Biennale di Venezia riflette fabbisogni e obiettivi che derivano dalla sua specifica missione e competenze. La Fondazione La Biennale, nel quadro di un programma di rilancio ed espansione delle sue attività, prevede di portare a compimento la riqualificazione degli edifici del Comune di Venezia in uso alla Biennale, intervenendo nelle sue diverse sedi, all’Arsenale, ai Giardini della Biennale, in particolare nel Padiglione centrale e nell’area verde monumentale, al Lido con riferimento Palazzo del Cinema, Sala Darsena e Sala Perla;
- Due interventi, infine, puntano sugli aspetti paesaggistici in continuità con le politiche già attuate dal Ministero negli ultimi anni. Da una parte si interviene su un contesto territoriale unico come il Delta del fiume Po, mettendo a sistema e rilanciando una delle aree naturalistiche più importanti d’Italia e dall’atro si interviene sulla mobilità dolce, proseguendo sulla strada dell’impiego dei treni storici e dei cammini come strumenti alternative per riscoprire le bellezze e le caratteristiche del Paese.
Il Piano costituisce inoltre, anche un tassello fondamentale nel processo di transizione del Paese verso gli obiettivi del Green Deal europeo e del Nuovo Bauhaus Europeo, promuovendo l’azione per il clima e la realizzazione di modelli rigenerativi di città, territori e paesaggi secondo i principi dell’economia circolare.
L’intervento è pienamente sinergico con gli altri piani e programmi finanziati con fondi comunitari e nazionali (PON Cultura e Sviluppo – FESR 2014-2020; Piano Operativo Cultura e Turismo – FSC 2014-2020; Piano strategico Grandi Progetti Beni Culturali) in quanto parte integrante di una strategia unitaria che il MiC persegue da diversi cicli di programmazione.
Non ci sono sovrapposizioni con questi programmi, ma piuttosto appropriate complementarità, da un lato, dovute a differenze sostanziali nelle caratteristiche degli interventi, sebbene facciano tutti parte della stessa strategia generale, dall’altro in quanto sono stati volutamente scelti altri asset e altre località con l’obiettivo di garantire nel complesso della programmazione MiC, la massima diffusione dell’intervento di potenziamento dei grandi centri culturali e turistico-culturali.