Il 5 settembre a Cosenza, nella sala stampa del comune, è stata sottoscritta la convenzione con cui l’Amministrazione ha concesso in comodato d’uso all’Università della Calabria un immobile nel centro storico per la realizzazione del progetto “Cosenza Open Incubator”. Con la firma è avvenuta la consegna simbolica delle chiavi da parte del primo cittadino al rettore Nicola Leone che le ha, a sua volta, affidate al professor Maurizio Muzzupappa, responsabile del progetto.
“Cosenza Open Incubator” si inserisce nel quadro delle iniziative finanziate dal Ministero della Cultura nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), misura volta alla rigenerazione urbana, alla ricostruzione dell’identità e della memoria storica, alla valorizzazione del patrimonio edilizio, architettonico, archeologico, artistico, religioso e ambientale dei centri storici.
Lo storico Palazzo Spadafora – costruito nel XV secolo sui resti di un edificio termale di epoca romana, recuperato dal Comune di Cosenza e, dal 2007, sede prima del Settore Cultura e poi del Settore Educazione – passa, dunque, all’Ateneo e diventa sede temporanea – in attesa di avere pronta quella definitiva del Convitto nazionale Bernardino Telesio – delle dieci start-up selezionate che hanno presentato validi progetti imprenditoriali per prodotti e servizi in ambito culturale e turistico. Queste realtà avranno il compito di favorire la riqualificazione urbana della città calabrese secondo le linee di indirizzo del CIS Cosenza-Centro Storico.
CISCosenzaMiC