Inaugurato a Napoli il Museo Caruso, il primo museo nazionale dedicato a uno dei più grandi tenori di tutti i tempi, Enrico Caruso, esattamente a 150 anni dalla sua nascita.
La monumentale Sala Dorica di Palazzo Reale, dove ha sede il nuovo spazio, accoglie non una semplice esposizione di cimeli ma un vero e proprio percorso nella storia di questo incredibile personaggio, con animazioni in 3d e piattaforme multimediali, postazioni e installazioni musicali e cinematografiche e oltre 3.000 documenti digitalizzati.
Tra gli interventi programmati nell’ambito del Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali, il Museo Caruso è il primo progetto concluso tra i 15 del Piano complessivamente finanziati con 23 milioni di euro e si inserisce di fatto nel filone virtuoso del Sistema di Programmazione e Attuazione Strategica per i beni culturali.
Un lavoro importante, terminato in tempo record, che ha visto impegnato un team di 115 persone.
Il progetto multimediale, frutto di un’efficace sinergia, ha coinvolto partner come gli Archivi Ricordi e Puccini, il Teatro San Carlo, La Scala e il Metropolitan, la Cineteca di Bologna e il MoMA.
Con oltre 110 oggetti originali – tra cui costumi, locandine, manifesti, fotografie, grammofoni e arredi – e 43 postazioni audio che permettono ai visitatori di ascoltare la musica del celebre tenore, il Museo Caruso rappresenta un modo per Napoli di omaggiare e preservare il patrimonio musicale dell’artista e di onorare il suo contributo alla storia della musica.
Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, presente all’inaugurazione, ha definito l’apertura un “atto dovuto” che non solo ristabilisce il rapporto tra Caruso e la sua città ma che rappresenta un polo fondamentale per l’intero sistema museale nazionale.
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